Castelrotto: la fondazione

Il Knedelgrup nasce in maniera spontanea nell' estate del 2004 in quel di Castelrotto, ridente paesino dell'Alto Adige ai piedi della famosa Punta Santer. Eravamo andati a trascorrere una vacanza in montagna e dopo aver gustato alla sagra paesana i mitici knedel, Nico ha coniato il nome del gruppo che si è sempre distinto per avere al suo interno dei validi bongustai.

Il Knedelgrup, formazione 2008

Il Knedelgrup, formazione 2008

venerdì 23 dicembre 2011

Tallin, Estonia, agosto 2011

Filmato della vacanza:
La piazza principale, Raekoja

L'albergo Tallinn è un ottimo riferimento visivo nella parte nuova della città

Raekoja plats vista dalla torre

Il gruppo in partenza è già stato testato in varie altre occasioni: Daniela, Dario, Mitja e Giulio hanno già trascorso diverse vacanze con Arianna, Giuliano e Gianluca, in varie parti del globo, dall'Oceano Pacifico all'Atlantico.
Perciò non ci sono problemi nel concordare per una appartamento abbastanza economico ma dignitoso. Lo troviamo a pochi chilometri da Tallin, forse non molto ben collegato al centro. Infatti da Valge Villa, Kännu 26/2 13417 Tallinn, dobbiamo camminare una decina di minuti per raggiungere la fermata del bus.
Il primo giorno arriviamo all'appartamento sbagliando il mezzo: abbiamo preso il n. 2, ma il trolley-bus e non il bus. Scopriamo ben presto infatti che esistono 3 mezzi publici diversi: trolley bus, bus e tram, tutti con gli stessi numeri.
La prima cosa che facciamo è acquistare la Tallin Card che, con 40 euro ciascuno, ci permette di vedere tutta una serie di attrazioni e di godere di benefici nei bar per 72 ore.

Due ragazzi in costume: lavorano così per 3 mesi all'anno

La città vecchia di Tallin è uno spettacolo e non tardiamo a capire perché rappresenta uno dei Patrimoni dell’Unesco: sembra di vivere effettivamente nel medioevo. Le strade sono tutte lastricate, le facciate delle case sono originali e tutte in sintonia; i palazzi più antichi si riconoscono perché hanno ai piani superiori sportelli per le merci al posto di finestre.

La congiunzione tra Toompea e la città bassa è costituita dalla via Pikk (“via Lunga”) che nel Medioevo era la via principale della città, percorsa da cavalli, carretti e carrozze. Oggi incrociamo qualche macchina di lusso ma in genere le strade sono libere. I rapporti tra la città alta e quella bassa) erano così tesi che nel XV secolo fu eretta una cinta muraria che doveva proteggere dagli attacchi ostili dalle vie della città.

La fortezza di Toompea, Pikk Herman

Un tratto di case lungo la via Pikk

Questa cinta muraria caratterizza oggi il nucleo storico di Tallin, un sistema di fortificazione tra i più avanzati d’Europa. L’intera cinta muraria era lunga 2,35 km(oggi 1,85 km) e, lungo le mura, c’erano più di 40 torri (oggi ancora ben 26).

La scala a chiocciola e la vista da una delle 26 torri

Lo splendido selciato visto dalla cinta muraria

L'ingresso nella città medievale da est, lungo la Viru,
che porta all'omonimo centro commerciale

La lunga via Pikk è costellata di segni del passato e di monumenti storici. Impariamo presto a riconoscere la sua uscita nella prte nord-orientale della città, verso il porto, con la Grande Portadel Litorale e la Torre Margareeta la Grassa.


Le "Tre sorelle", lungo la via Pikk, nei pressi della Grande Porta a nord-est

Punto focale della città vecchia è la Chiesa di San Olaf, punto di riferimento costante: dal suo campanile si può ammirare dall'alto la città, anche se oggi la sua altezza è di molto inferiore dell’origine, essendo stato bruciato da fulmini per ben 10 volte, quando era considerata la torre più alta del mondo (primato detenuto fino al 1625 grazie ai suoi 159 metri).

Il nostro punto di ritrovo costante durante la settimana è la Raekoja Plats, che ospita il Municipio e la Farmacia Municipale con il Passaggio del Pane, una delle più antiche d’Europa assieme a quella di Dubrovnik, che abbiamo visitata nel 1984. Il Municipio è del XIII secolo, unico palazzo comunale in stile gotico dell’Europa settentrionale, mentre la Farmacia Municipale è del 1422.

Alle 21:00 apprezziamo ancora la bella luce che rischiara il cielo e ci permette di realizzare delle foto suggestive della piazza Raekoja e della chiesa del Santo Spirito (XIV secolo), lungo la via Pikk, divenuta la chiesa della comunità estone dopo la riforma protestante.

L'orologio blu e oro della chiesa di Santo Spirito, con incisioni del 1684

Ci affascina l’orologio costruito nel XV secolo dal maestro Christian Ackermann. Un’altra chiesa del nucleo storico cittadino si trova in via Niguliste 3; è una tipica chiesa mercantile dei paesi che si affacciano sul Mar Baltico, la Chiesa di San Nicola, chiesa in pietra ricostruita dal XV secolo come basilica, l’unica chiesa risparmiata dall’iconoclastia, ma gravemente danneggiata dall’attacco aereo dell’armata sovietica nel 1944. Al suo interno osserviamo incuriositi il frammento di Danza Macabra risalente alla fine del XV secolo, opera del maestro di Lubecca Bernt Notke.

Chiesa di San Nicola

Ogni giorno i giovani della città improvvisano dei semplici spettacoli per i turisti. Qui vediamo una ragazza che balla al ritmo incerto di un bassista.

Campanile della chiesa con campana

Avevamo letto che le ragazze di Tallinn sono belle, e d'altra parte è anche noto che esiste un turismo sessuale soprattutto dalla vicina Russia e Finlandia. Locali osè ce ne sono diversi ma anche le ragazze "comuni" sono effettivamente molto belle.

Nel pacchetto della Tallinn Card scegliamo di andare a Pirita, verso est, dove vediamo le rovine del convento di Santa Brigida (XV secolo) distrutto da Ivan il Terribile durante la guerra di Livonia nel 1577. Assomiglia un po' al "nostro" San Galgano.

Convento di Santa Brigida, con tetto scoperchiato


Il famoso passaggio di Santa Caterina, uno dei luoghi più gettonati di Tallinn,
dove si trovano studi di artisti e botteghe artigiane

Fuori dalla cinta muraria visitiamo alcuni alberghi di lusso, come quello dell'immagine sottostante, dove vi sono delle spettacolari saune e piscine. Entreremo in una sola struttura, dove apprezziamo soprattutto la sauna al sale: ci si cosparge di sale grosso per frizionare la pelle rigenerandola.

All'interno del Parco Kadriorg, verso Pirita (EST) c'è il Kumu, museo d'arte estone, dove ci divertiamo confonderci tra le lettere.

Per noi è sconvolgente scoprire che vi sono dei ristoranti nei quali mangi con 3,50 euro una zuppa, un piatto di carne ed una birra. Al Peppersack, vicino alla piazza principale, mangiamo con un prezzo dignitoso mentre all'Olde Hansa, il locale più quotato, servono circa 30 euro a testa.
Le sale in perfetto stile antico sono illuminate solo da candele; i camerieri ti servono in costume medievale piatti preparati secondo le antiche ricette (viene proposto anche l'orso, "se il cacciatore ha fortuna") e la birra al miele viene servita in boccali di terracotta.

Una visita ad Helsinki ha un prezzo accettabile: un'ora e mezza per 80 km su un aliscafo costano 220 euro per 7 persone usufruendo dello sconto del 10% se si prenota via internet e viaggiando nei giorni centrali della settimana. Lungo il percorso parliamo con un ragazzo russo che lavora a Tallinn; ci dice che per loro della minoranza ci sono pochissimi diritti e che il suo lavoro, ad Helnsinki, è quasi quello di uno schiavo, ma si ritiene in ogni caso fortunato rispetto alle centinaia di migliaia di giovani disoccupati.

Frutta coloratissima sul lungomare

La fortezza di Suomenlinna è Patrimonio dell'Unesco, ma non ci entusiasma più di tanto. Eretta nel 1748, è un gioiello del patrimonio culturale finlandese. Il cannone sul quale siedono Gianluca, Mitja e Giulio risale all'occupazione russa del XIX secolo.
Helsinki, ad essere onesti, non ci entusiasma, rispetto al clima speciale di Tallinn. Ci piace la contestata chiesa costruita nel porfido al centro della città e l'atmosfera musicale che si respira in ogni chiesa, dove gruppi di cantanti provano canzoni molto intense.

Una giornata intera la dedichiamo alla visita del Parco Naturale Laheemaa, dopo aver noleggiato un ottimo Renault Trafic per 80 euro.

Con circa un’ora d'automobile da Tallin si raggiunge la costa del Mar Baltico nella parte settentrionale dell'Estonia, dove ci attendono scogliere, cascate e laghi, spiagge, sentieri e boschi coperti di muschi e licheni.

Tra i pezzi forti del parco, dopo le oltre 200 specie di uccelli e le quasi 900 specie di piante, vi è la restaurata casa padronale di Palmse, residenza barocca del XVIII secolo.

Laheema è il più grande parco naturale estone. Apprezziamo il fiume solitario con le dighe dei castori (che però non vediamo) e la secolare foresta di pini. Desta interesse anche la altalena estone che prontamente cavalchiamo.

Questo parco è stato il primo dell'Unione Sovietica. Oltre ai massi erratici che punteggiano la penisola di Juminda e di Kasmu, val la pena visitare il sito di interesse storico con le mine spiaggiate che ricordano uno sbarco durante la seconda guerra mondiale, dove moltissime navi furono affondate.









Alla fine della nostra settimana di vacanza, oltre all'atmosfera bellissima che si respira già solo passeggiando amenamente per la cittadina medievale, abbiamo appuntato questi luoghi-attrazioni, che abbiamo visitato con o senza Tallinn Card (
http://www.tourism.tallinn.ee/fpage/tallinncard), sfruttando appieno la gratuità dei trasporti per i 3 giorni di Card:
CITY TRANSPORT - giro per la città a bordo di un bus a due piani con la red line e la blu line
KUMU ART MUSEUM
NOLEGGIO BARCA SUL FIUME PIRITA, divertente e bello -
GIARDINO BOTANICO DI PIRITA
TOOMKIRIKU TORN
e infine vari bar e ristoranti nei quali si ha diritto allo sconto



sabato 19 novembre 2011

Soci Knedelgrup premiati al concorso fotografico "Barcolana"

Domani, 20 novembre, alla Stazione Marittima di Trieste premiazioni del concorso fotografico del quotidiano il "Piccolo" e della società velica di Barcola e Grignano, organizzatrice della più grande regata velica del Mediterraneo.
In questa circostanza saranno ufficializzati i vincitori dei concorsi fotografici "Scatta la Barcolana: lo spettacolo a terra", "Scatta la Barcolana: le emozioni della regata" e "Scatta la Barcolana: i video".
Un appuntamento che ha visto l'entusiastica partecipazione di moltissimi appassionati che hanno inviato alla giuria video e immagini fotografiche.
Due soci Knedelgrup sono stati selezionati, chi vincerà dei due?

lunedì 14 novembre 2011

Hum, la più piccola città del mondo, e la Valle delle Candele

A un'ora di strada da Trieste, in Croazia, vi sono molti luoghi spettacolari che meritano una visita.

Partiamo da KOTLI, a metà strada tra Roč e Colmo (Hum), un piccolo villaggio quasi completamente abbandonato, percorso dal fiume Quieto (Mirna), che qui forma delle belle cascate. Nei tempi passati era il paese più importante di tutta la zona, famoso per i suoi sarti e per i mugnai: infatti la corrente era utilizzata in passato per fare funzionare vari mulini ad acqua.







Da questo bel paese ci spostiamo a pochi chilometri, ad Hum (Colmo in italiano), definita come la più piccola città al mondo: una leggenda racconta infatti che Hum nacque per ultima fra le città sorte nella valle del Quieto, nel cuore nella Croazia e che non rimanevano che poche pietre per la sua costruzione. La cinta muraria medievale, perfettamente conservata, misura qualche centinaio di metri e il nucleo urbano comprende tre file parallele di case, due vicoli trasversali e una piazza trapezoidale con la porta principale della città chiusa da un portone in bronzo. Nonostante i soli 30 abitanti ha due chiese: quella romanica di San Girolamo del XII secolo e la chiesa di San Giacomo, con torre campanaria in stile romanico. La cittadina è particolarmente suggestiva perché ci porta immediatamente al medioevo, con le sue case completamente in pietra, il selciato che ti fa respirare l'antico e le persone disponibili e cortesi.

Alcune incisioni ci ricordano che siamo in presenza di un popolo che usa il carattere glagolitico. L'alfabeto Glagolitico è il più antico alfabeto slavo conosciuto, creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico. Il nome "parlare".

L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, 24 dei quali derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale.

La nascita dell'alfabeto glagolitico è strettamente connessa a motivazioni politiche e culturali in quanto possedere una propria scrittura equivaleva a una dimostrazione di indipendenza da parte degli stati slavi medievali, che in questo modo potevano cercare di sottrarsi alle influenze delle nazioni confinanti e/o culturalmente o politicamente più potenti: Bisanzio, Roma, i Franchi. Inoltre gli adattamenti degli alfabeti latino e greco fino ad allora utilizzati non riuscivano a tradurre graficamente la fonetica slava.












Il nostro itinerario si conclude a pochi chilometri di distanza con la visita della VALLE DELLE CANDELE, che deve il nome alle numerose torri calcaree a forma di candela generate dall'azione degli agenti meteorici.

Dopo il sollevamento della catena montuosa dell'Ucka, 30 milioni di anni fa, sulle rocce calcaree di Vela draga hanno iniziato ad agire eventi atmosferici erosivi di tipo chimico e fisico che hanno portato alla formazione di cavità sotterranee con conseguenti crolli e creazione di canyon. La passeggiata ci impegna per circa un'ora, ma non raggiungiamo la base del torrente, che richiederebbe più impegno e disponibilità di tempo.