Castelrotto: la fondazione
Il Knedelgrup, formazione 2008
sabato 19 novembre 2011
Soci Knedelgrup premiati al concorso fotografico "Barcolana"
lunedì 14 novembre 2011
Hum, la più piccola città del mondo, e la Valle delle Candele
Partiamo da KOTLI, a metà strada tra Roč e Colmo (Hum), un piccolo villaggio quasi completamente abbandonato, percorso dal fiume Quieto (Mirna), che qui forma delle belle cascate. Nei tempi passati era il paese più importante di tutta la zona, famoso per i suoi sarti e per i mugnai: infatti la corrente era utilizzata in passato per fare funzionare vari mulini ad acqua.
Da questo bel paese ci spostiamo a pochi chilometri, ad Hum (Colmo in italiano), definita come la più piccola città al mondo: una leggenda racconta infatti che Hum nacque per ultima fra le città sorte nella valle del Quieto, nel cuore nella Croazia e che non rimanevano che poche pietre per la sua costruzione. La cinta muraria medievale, perfettamente conservata, misura qualche centinaio di metri e il nucleo urbano comprende tre file parallele di case, due vicoli trasversali e una piazza trapezoidale con la porta principale della città chiusa da un portone in bronzo. Nonostante i soli 30 abitanti ha due chiese: quella romanica di San Girolamo del XII secolo e la chiesa di San Giacomo, con torre campanaria in stile romanico. La cittadina è particolarmente suggestiva perché ci porta immediatamente al medioevo, con le sue case completamente in pietra, il selciato che ti fa respirare l'antico e le persone disponibili e cortesi.
Alcune incisioni ci ricordano che siamo in presenza di un popolo che usa il carattere glagolitico. L'alfabeto Glagolitico è il più antico alfabeto slavo conosciuto, creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 per tradurre
L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, 24 dei quali derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale.
La nascita dell'alfabeto glagolitico è strettamente connessa a motivazioni politiche e culturali in quanto possedere una propria scrittura equivaleva a una dimostrazione di indipendenza da parte degli stati slavi medievali, che in questo modo potevano cercare di sottrarsi alle influenze delle nazioni confinanti e/o culturalmente o politicamente più potenti: Bisanzio, Roma, i Franchi. Inoltre gli adattamenti degli alfabeti latino e greco fino ad allora utilizzati non riuscivano a tradurre graficamente la fonetica slava.
Il nostro itinerario si conclude a pochi chilometri di distanza con la visita della VALLE DELLE CANDELE, che deve il nome alle numerose torri calcaree a forma di candela generate dall'azione degli agenti meteorici.
Dopo il sollevamento della catena montuosa dell'Ucka, 30 milioni di anni fa, sulle rocce calcaree di Vela draga hanno iniziato ad agire eventi atmosferici erosivi di tipo chimico e fisico che hanno portato alla formazione di cavità sotterranee con conseguenti crolli e creazione di canyon. La passeggiata ci impegna per circa un'ora, ma non raggiungiamo la base del torrente, che richiederebbe più impegno e disponibilità di tempo.