Trieste – Sankt Anton (Austria) –
Fino a passo Monte Croce Carnico
Lasciamo Trieste alle 9:30 e prendiamo la strada per il Passo Monte Croce Carnico, assecondando il suggerimento di Dorian per godere di un panorama splendido anziché seguire la più comoda autostrada. Rientriamo in Val Pusteria (dopo circa 4 ore di viaggio, con interruzioni) e proseguiamo per Bressanone. La giornata è meravigliosa.
Abbiamo una autonomia di circa un'ora e mezza, poi la postura quasi obbligata comincia a darci fastidio, cosicché bastano 20 minuti di relax per essere nuovamente pronti. Troviamo la località Pettneu lungo la strada per Sankt Anton, a pochi chilometri, e individuiamo ben presto una buona zimmer a 50 euro, con colazione abbondantissima.
Castello in Austria
2 agosto 2010 - SECONDO GIORNO DI VIAGGIO
Sankt Anton - Glarus.
L'ottima cena della sera prima all'Alpen Rose (mangiamo renna, essendo i gestori finlandesi) e l'uovo, il prosciutto, lo jogurt, i panini di marmellata e burro ci permettono di partire felici nonostante la pioggia e la nebbia.
Oggi percorreremo meno di
Dormiamo al Freihotel, vicino alla stazione ferroviaria. Nel grafico il tratto di
3 agosto 2010 - TERZO GIORNO DI VIAGGIO
Glarus - Lauterbrunnen.
Partenza sotto la pioggia. Le strade di montagna sono ben tenute, ma una fastidiosa nebbia non ci permette di godere del panorama che pensiamo sia mozzafiato in alcuni tratti.
Passiamo Linthal e poi saliamo il Klausenpass (1948m), quindi ci fermiamo nella cittadina di Burglen (museo di Guglielmo Tell, chiuso). Proseguiamo per Erstfeld e superata Wassen (quantità d'acqua proverbiale) ricominciamo la salita per il Sustenpass (
Sostiamo sotto al passo, all'Alpen center, e discutiamo sul da farsi. E' bello non avere nessun impegno con prenotazioni, vivere alla giornata, con la motocicletta che asseconda i nostri capricci e le nostre pause per dolci e foto. Nemmeno la pioggia che ha cominciato a ricadere rovina queste sensazioni.
Decidiamo di avvicinarci il più possibile al punto di partenza del trenino per l'Eiger, e arriviamo addirittura proprio alla stazione di partenza: Lauterbrunnen. Il paese è esattamente sotto a Wengen ed è l'ultimo raggiungibile con il mezzo. Quando ci arriviamo sono le 6 di sera e per tre volte ci dicono che non vi sono stanze libere. Così quando troviamo una stanza disponibile allo Steinbach (capricorno) non sono i 160 CHF (120 euro) a fermarci: dormiremo qui due notti ed apprezzeremo le cene a base di carne e verdura.
Dopocena raggiungiamo la base illuminata della spettacolare cascata che si lancia dietro al paese. Già Goethe la descrisse ne "Il canto degli spiriti sopra le acque" ispirandosi allo Staubbach, che insieme al Trummelbach e alle cascate di Schmadri appartiene ai miracoli delle acque in questa valle. Nei secoli passati lo splendido paesaggio della valle di Lauterbrunnen affascinava gli escursionisti e sono proprio le sue cascate uniche ad aver da sempre impressionato chi le ammirava
E' mezzanotte, ma non siamo soli: una famigliola di ucraini si fa coraggio nel vederci e si aggrega nel percorrere un tunnel che, illuminato dal cellulare, ci porta sulla parete della montagna a toccare l'acqua della cascata. I nostri 12 gradi di temperatura contrastano con quelli che Giulio, al cellulare, ci comunica da Madrid: 35!
4 agosto 2010 - QUARTO GIORNO DI VIAGGIO
Lauterbrunnen . Visita al Jungfraujoch con il trenino. . Tot 831
Dormiamo bene, anche se con qualche interruzione. Comperiamo il biglietto del "Top of Europe" alle 7:15, colazione e partiamo alla volta della Kleine Scheidegg alle 7:39. In poco meno di due ore il trenino ci porta direttamente in vetta allo Jungfraujoch a
Oltre all'Aleshhorn, al Monch (4107), allo Jungfrau (4158) vediamo numerose altre cime sopra i 4 mila e fra queste uno spagnolo - lasciandoci un po' perplessi - ci indica proprio il Bianco.
Palazzo di ghiaccio con sculture
Scorgiamo gruppi di scalatori fra il bianco accecante di crepacci e serracchi. Il nostro sguardo è attratto in direzione dei tonfi di potenti slavine che giungono ai nostri orecchi dopo alcuni secondi dal distacco, a causa della velocità del suono limitata rispetto alle distanze. Ciò ci impedisce di vedere l'inizio del manifestarsi di questi imponenti fenomeni.
Nel cielo terso scorgiamo ogni tanto il passaggio di un elicottero rosso in ricognizione. La temperatura si aggira attorno ai 4 gradi sotto allo zero, il vento è a
Incredibilmente grande e bello, il ghiacciaio dell'Aletsch è il più imponente fiume di ghiaccio delle Alpi, con ben 27 miliardi di tonnellate di ghiaccio! Facilmente accessibile e in ottima posizione per le escursioni ad ampio raggio, noi dobbiamo accontentarci di guardarlo da lontano.
Una volta scesi all’Eigergletscher, ultima stazione in discesa del Top of Europe, prima della Kleine Scheidegg percorriamo
Lungo il ritorno in treno un arabo si siede vicino a noi e comincia a leggere ad alta voce il suo Corano. Inizia a scambiare alcune parole e poi si offre di scrivere i nostri nomi in arabo, chiaramente da destra a sinistra.
Il saudita poi cerca di convincerci, prima di scendere a Wengen, che il Corano è più affidabile della Bibbia perché nessuna parola è stata cambiata nei 1400 anni, cosa che non si può affermare, sostiene, per
La sera rientriamo alle
Qui sopra viene mostrato il grafico altimetrico dell'escursione odierna.
· Il tratto A è quello effettuato con il trenino tra le 7:50 (800m) e le 8:50 (2343m).
· Il tratto B è il percorso che effettuiamo sulla cima, dalle 9:45 fino alle 13:45. In realtà la passeggiata la facciamo da 3450m partendo alle 10:10 e arrivando alla base del Monch, a 3684, alle 11:15 (il punto più alto) e poi tornando indietro (grafico dettagliato a fianco).
· Il tratto C è quello effettuato con il trenino per raggiungere la tappa intermedia ad Eigergletscher.
· Il tratto D è la passeggiata di
5 agosto 2010 - QUINTO GIORNO DI VIAGGIO
Lauterbrunnen-Grimselpass.
Partenza sotto la pioggia, decidiamo comunque di andare a vedere l'Eiger da Grindelwald. Il "mostro" è coperto dalle nuvole però s'intravvede, ogni qualvolta schiarisce, la spruzzata di neve notturna. Partenza per il Grimselpass, passando per Meiringen (patria delle meringhe).
6 agosto 2010 - SESTO GIORNO DI VIAGGIO
Grimselpass -Verona.
Il tempo pessimo (pioggia, nebbia e spruzzata di neve) ci inducono a "mollare"; telefoniamo a Verona agli amici di sempre, i Lazza, che accolgono volentieri il nostro autoinvito.
Al Furkapass ci imbattiamo nel nevischio e raffiche di vento; raggiungiamo ugualmente il passo del San Gottardo prima di mezzogiorno, dove acquistiamo formaggi di montagna e salamini.
Alle 14 ci attende una soleggiata Lugano, una passeggiata nel giardino comunale affacciato all' omonimo lago, un gelato e la partenza per Verona, che raggiungiamo poco prima delle 18 trovando Arianna in attesa sul balcone e un dolce che Gianlu ci ha preparato: siamo a casa.
7 agosto 2010 - SETTIMO GIORNO DI VIAGGIO
Verona-Trieste.
Partenza alle 15:30 alla volta di Trieste dopo aver pranzato con i Lazza. Usciamo a Redipuglia a causa della "coda" di mezzi che si dirigono in Slovenia e Croazia.
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