Castelrotto: la fondazione

Il Knedelgrup nasce in maniera spontanea nell' estate del 2004 in quel di Castelrotto, ridente paesino dell'Alto Adige ai piedi della famosa Punta Santer. Eravamo andati a trascorrere una vacanza in montagna e dopo aver gustato alla sagra paesana i mitici knedel, Nico ha coniato il nome del gruppo che si è sempre distinto per avere al suo interno dei validi bongustai.

Il Knedelgrup, formazione 2008

Il Knedelgrup, formazione 2008

mercoledì 4 maggio 2011

Zio Corrado

Voglio anch'io ricordare su questo blog - che si occupa di natura e montagna - un uomo, Corrado Belci, che come scrive "Italia Nostra", "ha saputo cogliere con grande anticipo l'importanza della protezione ambientale". Egli infatti è stato il primo a proporre, già negli anni '70, una normativa a protezione del territorio carsico, sull'onda dell'amicizia con Renato Mezzena (allora direttore del Museo di Storia Naturale di Trieste) e della conoscenza dell'emerito prof. Livio Poldini, oggi botanico di fama internazionale. Appena 20 anni dopo verrà promulgata una legge nazionale, la 394, sulle aree protette.
Ma io voglio ricordare Belci (un vero "onorevole"), semplicemente per come l'ho conosciuto quando da piccolo passavo a casa sua intere giornate a giocare con i cugini. L'uomo politico, che tanti anni più tardi ho scoperto essere così importante, per me era semplicemente "zio Corrado",
quello che mi divertiva per come sapeva muovere le orecchie (ricordo quando aveva promesso di farlo durante una ripresa su RAI 1 in Parlamento, promessa - con nostra gran delusione - disattesa...).
Quello che come me e i miei fratelli era un tifoso sfegatato della Juventus in una famiglia di interisti...
Quello che non ci stava a perdere nelle "trottoliadi" (un'olimpiade del gioco con la trottola consistente nel lancio più duraturo.. fino a 2 minuti!).
Quello che mi ha insegnato il trucco del "cucchiaino mangiato" con il quale ancora oggi mi diverto a stupire i miei studenti.
E, più avanti negli anni, quello che mi ha aiutato nella realizzazione del libro sulla Val Rosandra.
Quello che è stato disponibile ad ospitare me e i mei studenti a casa sua per raccontarci tutto sulla bora, dopo aver realizzato quel meraviglioso libro anche con il contributo del comune amico Elio Polli.
Quello che assieme a Laura è stato vicino a Claudio nei momenti difficili dopo la perdita della moglie.
Quello che ha dato vita ai miei cari cugini Franco, Guido, Isa e quelli a me più vicini per età, Chiara, Sandra e Paolin.
Quello che non dimenticherò.
ciao zio Corrado!
Dario

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