Castelrotto: la fondazione

Il Knedelgrup nasce in maniera spontanea nell' estate del 2004 in quel di Castelrotto, ridente paesino dell'Alto Adige ai piedi della famosa Punta Santer. Eravamo andati a trascorrere una vacanza in montagna e dopo aver gustato alla sagra paesana i mitici knedel, Nico ha coniato il nome del gruppo che si è sempre distinto per avere al suo interno dei validi bongustai.

Il Knedelgrup, formazione 2008

Il Knedelgrup, formazione 2008

martedì 28 febbraio 2012

Le nuove frontiere delle osmizze


Le osmizze sono luoghi del Carso triestino e sloveno dove si vendono e consumano vini e prodotti tipici (uova, salami, prosciutti e formaggi) direttamente nelle cantine e nei locali dei contadini che li producono. L’usanza è molto antica, risale all'epoca di Carlo Magno
quando l'Istria eTriestevennero abbandonate dai bizantini ed entrarono a far parte del Regno franco. Un'ordinanza di Carlo Magno concedeva a tutti i viticoltori dell'Impero il diritto di vendere direttamente il loro vino segnalando tale attività con l'esposizione di una frasca d'edera appesa alla porta d'ingresso.Diversi documenti attestano l'esistenza delle osmize in periodo medioevale, ma Giuseppe II d'Asburgo legiferò in materia, era il 1784. Permise agli agricoltori di vendere vino sfuso prodotto in casa per un periodo di otto giorni. Il termine osmiza (in sloveno osmica - pronuncia: osmiza) viene da osem che significa “otto” e indicava la durata della concessione del periodo di apertura, di otto giorni appunto, delle osmizze.

Oggi le osmizze sbarcano sul web, vanno sullo smartphone e imparano le lingue. Anche se preferiscono parlare... in dialetto triestino. Da qualche giorno è online www.osmize.com, che – oltre a mappe e calendari d'apertura delle “frasche” - presenta pure descrizioni in italiano e dialetto, con la promessa di aggiungere a breve anche le traduzioni in inglese, sloveno e tedesco. E così anche una tradizione secolare come l'osmizza si fa tecnologica: nel sito è attiva la versione “mobile”, visualizzabile da tutti gli smartphone. A disposizione una newsletter: inserendo il proprio indirizzo di posta elettronica, si potrà ricevere settimanalmente, gratis, l’elenco delle osmizze aperte. Tutto quanto insomma è possibile realizzare con gli attuali mezzi tecnologici per favorire il “turismo della frasca”. Ma rivolgendosi in modo semplice e intuitivo anche e soprattutto ad un pubblico di utenti non necessariamente informatizzato.Osmize.com è un progetto di Gianluca Benedetti e Maurizio Ciani che si propone di valorizzare gratuitamente quel patrimonio locale che sono le osmizze. Per ciascuna pubblica informazioni utili per contattare i gestori, periodi di apertura, mappe GPS, una descrizione e alcune foto. Tutte attinte direttamente sul posto “testando” i prodotti offerti. Attualmente sono recensite le prime 45 frasche visitate, ma entro l'anno gli autori si propongono di completare la lista delle oltre 100 attività presenti sul nostro territorio.L'idea è nata di recente. Ad ogni nuova apertura Benedetti e Ciani si recheranno sul posto per reperire le informazioni necessarie e inserirle prontamente nel portale. Il proposito è di mantenere il sito più aggiornato possibile e per questo gli autori confidano nella collaborazione dei titolari delle osmizze. Basterà chiamare lo 0409776269 e lasciare un messaggio in segreteria per vedere in breve il proprio profilo aggiornato. Nei programmi futuri, l'istituzione di una sezione dedicata a possibili escursioni e luoghi da visitare nei pressi delle osmizze, trampolino di lancio per la realizzazione di un portale dedicato al turismo locale. Osmize.com riconosce di non essere il primo sito dedicato alle frasche, attualmente risultano essercene almeno altri tre ( www.osmize.net, www.frasche.net e www.osmize.it ). Le descrizioni vogliono rendere giustizia al lavoro di quanti, con fatica e dedizione portano avanti questa lunga tradizione che rappresenta una realtà molto slow.




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