Pubblichiamo l'articolo del quotidiano "Il Piccolo" sul volume del socio Dario Gasparo dedicato agli studenti, sul viaggiare slow e sui tesori del Nordest.Stressati, vessati, travolti da mille impegni e in ostaggio del tempo tiranno. È possibile fuggire dal “logorio della vita moderna” e ritemprare mente e corpo senza andare in un ashram in India o in un’isolata abbazia in cima ai Pirenei? Basta (ri)scoprire il valore della lentezza in controtendenza al “mordi e fuggi”: soprattutto nel turismo, per trarre il meglio dal tempo libero e vivere il territorio con consapevolezza. Come suggerisce “Vivere e viaggiare slow”, la guida bilingue in italiano e sloveno, pubblicata e finanziata nell’ambito del programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007 – 2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e nazionale. Un prezioso diario di viaggio in sintonia con lo slow travelling-pensiero, per scoprire i tesori e le peculiarità delle aree del nord est. Pensato per gli studenti delle superiori e gli universitari, abbraccia il territorio dal Delta del Po alla laguna di Venezia, passando per il Carso fino alla regione Gorenjska.Il volume - testi e foto di Dario Gasparo, su iniziativa del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste - è disponibile anche in formato elettronico all’indirizzo www.slow-tourism.net. Sessantacinque pagine a colori con schede tecniche, per scoprire le sei anime del viaggiare slow: e quindi il turismo naturalistico legato ai temi dell’ambiente e della sostenibilità, le mete enogastronomiche per i palati gourmand, le vacanze in agriturismo. E ancora il turismo culturale, quello sociale e, infine, la vasta categoria del turismo sportivo. Nella guida ci sono gli itinerari per il trekking in montagna e quelli per le gite a cavallo lungo gli argini dei fiumi e in laguna. Un capitolo è dedicato alla mappatura delle grotte dell’Alto Adriatico, mentre per i cultori dello sport estremo, ci sono le mete per il free climbing, il rafting e il deltaplano. Ampio spazio al cicloturismo, con gli itinerari delle piste ciclabili e quelli per le mountain bike. Una sorta di portolano di terra e di mare, che chiude con il decalogo-mantra del turista slow, tra cui: “sii aperto alle esperienze offerte dal luogo che ti ospita con curiosità, voglia di conoscere e di sorprenderti”.
Puoi scaricare il libretto a questo indirizzo:
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